Discorsi sul ritratto e l’interpretazione
di Anna Dell'Agata

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Sunto: Diceva Lacan che sogno e opera d’arte si nutrono della stessa sostanza, anche se nascono con la complicità di diversi materiali. L’oggetto di entrambi è la verità dell’uomo, grande obiettivo degli studi e della tecnica psicoanalitica. In questo articolo vengono riproposti i temi scaturiti da una tavola rotonda, che accompagnava la mostra di più di cento opere, della scrivente, sul ritratto e l’autoritratto, organizzata nel novembre 1984 presso il Centro di Documentazione della ricerca sull’arte contemporanea “Luigi Di Sarro” di Roma. L’articolo intende mostrare, più che dimostrare, come il gesto creativo risponda al profondo bisogno dell’umanità di cercarsi, come forma e come linguaggio, di pescare negli occhi
dell’altro per capire il mondo e se stessi. Paradossalmente l’opera non si fa da soli, dunque non ha un solo autore, né tantomeno prevede un unico interprete delegato alla critica.

Abstract: Lacan said that dreams and works of art feed on the same substance, even if they arise with the complicity of different materials. The object of both is the truth of man, the great goal of studies and psychoanalytic technique. This article discusses the issues arising from a roundtable that accompanied the exhibition of more than a hundred works, the writer, the portrait and the self-portrait, organized in November 1984 at the Documentation Center for Contemporary Art Research “Luigi Di Sarro “in Rome. The article intends to show, rather than demonstrate, how the creative gesture responds to the profound need of humanity to seek, as a form and as a language, to fish in the eyes of the other to understand the world and themselves. Therefore, the work is not done alone, has no single author, nor does it provide for a single delegated interpreter to the critic.
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Anna Dell’Agata, figlia di matematici geniali, con una innata e forte vocazione al disegno, all’arte e alla ricerca, si è laureata a Roma nel 1968, con una originale tesi in estetica su Picasso, che sorprese e colpì Argan, correlatore di Emilio Garroni. Chiamata a collaborare dal 1968 nella sezione didattica del Museo e Galleria Borghese e nel 1978 nella Galleria nazionale d’arte moderna, ha condotto una personale sperimentazione, anticipando di anni tematiche poi diffuse nei media. Il suo libro sul Linguaggio grafico infantile, edito da Motta a Milano, ha interessato ambienti accademici, compresa l’Accademia di Brera. Come professore nei Licei, promuove nel 1989 il primo Corso, rimasto unico, di aggiornamento per le scuole di Storia delle tecniche artistiche, coinvolgendo illustri studiosi come Corrado Maltese e il decano del restauro in Italia, Pico Cellini. Il tema del ritratto segna tappe fondanti della sua ricerca e opera di artista, da un’intervista nel 1984 nel programma di Radio 2 di Anna Leonardi: La tela e l’anima, alla mostra e tavola rotonda del Centro Di Sarro nello stesso anno, per cui Eugenio Battisti propose una sezione di suoi ritratti fotografici in dialogo con gli autoritratti; sezione che accompagnerà la grande mostra itinerante Arte in Dinastia, Giuseppe, Mario, Anna Dell’Agata, 1895- 2008), opere e documenti, promossa dal Ministero dei Beni Culturali nel 2007, centenario della nascita del padre Mario, matematico, pittore, poeta, narratore; fino alla mostra nel 2013 di 60 Schizzi ritratti di persone famose nel Centro Aleph in Trastevere a Roma. Sue opere nelle diverse tecniche, dal disegno, alle incisioni, alla pittura, alla scultura e ceramica sono state esposte in grandi mostre antologiche a Roma, Urbino e Pescara. La sua tavola Messer lo Frate Sole, dipinta nel 2014, dimostra che la sua ricerca non è inquadrabile nelle poetiche formali di cui si occupa la storiografia artistica, ma è il frutto di questo suo doppio binario di ricerca tra arte e scienza.

ArteScienza Anno IV, N.8 dicembre 2017